Celate da fresche vesti,
non restano mai visibili,
meraviglie inaccessibili,
delizie di sottovesti.
L’immaginazione corre,
turgide areole sfiora,
bugiardi pudori ignora,
perde vecchie zavorre.
Un rosso mare invade
il dedalo di caverne,
lascia remore eterne,
ogni controllo cade.
Sempre vorrei scoprire
quelle dolci colline,
quel morbido confine
tra vivere ed impazzire.
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