I numeri non mentono, perché non potrebbero fare
diversamente. Sono l’unica cosa oggettiva sulla quale possiamo contare (è il
caso di dirlo). Del resto lo diceva anche Pitagora. Per lui l’Universo è armonia, alla base della quale è l’idea di
commisurabilità, e dunque è il numero, che per i Pitagorici rappresenta l’Arché, visto come entità aritmetico-religiosa.
Bei tempi quelli ! Quando filosofi e matematici erano la stessa
cosa, perché studiavano la stessa materia.
Poi, purtroppo, sia i filosofi che i matematici hanno preso la
tangente (haha !) ed hanno perso di
vista entrambi il senso pratico delle cose, ma non è di questo che vorrei
parlare oggi.
Ciò mente mente, invece, sono le
interpretazioni nella lettura dei numeri, il più delle volte non perché la
menzogna sia intenzionale, ma perché in quanto interpretazioni, sono soggette
alla fallibilità della mente umana.
A distanza di alcune di settimane desidero
mostrarvi i grafici aggiornati relativi ad i dati sull’epidemia di COVID-19 pubblicati
sulla pagina dedicata del sito del ministero della salute.
Si nota subito dai grafici come Il numero dei contagi sia in
calo, come pure sia in calo il numero totale dei ricoverati e dei pazienti
posti in terapia intensiva, sia in percentuale che in valore assoluto, mentre
la curva dei soggetti attualmente positivi si stia finalmente appiattendo.
Tutto questo può essere considerato in maniera positiva. Il solo dato che
stride è il numero di decessi, che in valore assoluto continua a restare
elevato e che addirittura in percentuale continua a crescere, seppure
lentamente.
Purtroppo mancano i dati se questi decessi si verifichino a
casa o presso le strutture ospedaliere, ma una possibile interpretazione
(personale ovviamente) che mi viene da pensare è la seguente:
ricoveri in calo + aumento dei decessi = non tutti i casi
che lo richiederebbero vengono ospedalizzati.
Dico questo perché se i pazienti di una certa gravità
(potenziali decessi) aumentano, mi aspetterei anche un aumento dei ricoveri
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