Quando un bimbo nasce ha bisogno di tutto, non ha un briciolo di autonomia, non riesce nemmeno ad alimentarsi da solo, per non parlare di tutti le altre necessità.
I genitori si fanno allora carico di sopperire a queste necessità, e lo fanno con gioia, sia perché hanno in prospettiva la crescita del loro bambino e lo sviluppo delle sue qualità e caratteristiche, sia perche sono costantemente appagati dagli evidenti progressi.
Allo stesso modo, quando si diventa anziani, piano piano tutte le varie funzionalità vengono a mancare e l’autonomia si riduce sempre di più fino a diventare pari a quella di un bimbo appena nato.
“Si torna un po’ bambini” recita una frase fatta, spacciata a volte per saggezza popolare.
Nei casi più fortunati I parenti si prendono cura così dei bisogni degli anziani, ma a differenza dei genitori del bimbo appena nato, non c’è gioia nei loro cuori. C’è invece la tristezza di chi sa che ogni giorno sarà peggio, non si aspettano nessun progresso e vedono ogni giorno il loro caro perdere qualcosa che non tornerà.
In queste feste natalizie il mio pensiero va a tutti questi Anziani, ed alle persone care che li assistono. Non ho nessun augurio per loro, perché non servirebbe.
Egoisticamente penso che tra una ventina d’anni, o forse meno anch’io sarò uno di quegli anziani e spero di avere qualcuno che mi abbia amato abbastanza da trovare la forza di starmi vicino.
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