sabato 25 gennaio 2014

La cosa peggiore è assistere ad una vita che si spegne piano piano


Ci sono persone che ci abbandonano all’improvviso, così, da un giorno all’altro, lasciandoci dentro un grande vuoto ed un dolore quasi fisico che ci fa restare storditi.
Ma la cosa peggiore è per me assistere ad una vita che si spegne piano piano, con una lentezza di decenni.
Giorno dopo giorno ti accorgi di qualcosa che il giorno prima c’era ed adesso non c’è più, ed allora ti volgi indietro per riprenderlo, ma ti rendi conto che non si può, non perché sia troppo tardi, ma semplicemente perché quel qualcosa si è dissolto.
Allora ti aggrappi a quello che resta e te lo fai bastare, anche se in realtà ti manca quello che è andato perduto.
É come vedere un puzzle dal quale ogni giorno si stacca una tessera, disordinatamente.
Dopo un po’ di anni realizzi che l’immagine originale è andata perduta per sempre, ma la figura che resta è lì e continui ad amarla.
Ed aspetti. E non hai più neanche la speranza. Ed ogni mattina ti svegli col timore di vedere spegnere definitivamente quella fiammella che ancora debole brucia.
Tutto questo è la sindrome di Alzheimer.