giovedì 19 dicembre 2019

Egoismo ed Amicizia


Molte volte, anzi oserei dire sempre, le cose accadono senza un vero perché apparente, salvo poi scoprirne successivamente il significato.
Succede in tal modo anche quando si scrive a proposito di un argomento. Ed è così che, dopo un brevissimo scambio di qualche giorno fa con una persona che stimo parecchio ho deciso di scrivere questo pezzo su un soggetto al quale stavo pensando già da un po' di tempo.
Non è un segreto per nessuno che io mi consideri una specie di teorico dell'egoismo nella sua concezione più positiva e nobile. Esistono dei casi in cui la mia teoria può sembrare, ai lettori meno attenti, non rispondente al vero.
Uno di questi casi è l'amicizia.
Con questa parola indichiamo diverse sfumature di relazioni tra individui, che vanno dalla semplice conoscenza fino quasi all'amore. Ogni sfumatura corrisponde a diverse manifestazioni dell'egoismo, ma questo non deve far pensare che io consideri l'amicizia un qualcosa di negativo.
L'indole e la sensibilità di una persona non crescono al diminuire livello di egoismo, come qualcuno potrebbe pensare. Piuttosto è vero il contrario: quanto più l'anima di un essere umano è sensibile e complessa, tanto più il livello dell'egoismo che è in grado di esprimere sarà elevato.
Poiché il fine dell'egoismo altro non è che la soddisfazione dei propri bisogni personali, si può facilmente dedurre che un individuo con bisogni "semplici" manifesterà il suo egoismo in modo semplice, mentre un'anima complessa rifletterà anche nell'egoismo questa sua complessità. Volendo, possiamo fare un esempio molto schematico e terra terra, ma che può aiutare a spiegare quello che intendo: se un bisogno di un individuo è soddisfare la propria sete, qualcuno può manifestare il proprio egoismo tenendo tutta per se una piccola riserva di acqua, mentre qualcun altro potrebbe condividere quella poca acqua con altri simili che potranno poi aiutarlo a procurarsene dell'altra, magari scavando pozzi o realizzando condutture. Oppure potrebbe incrociare il suo bisogno di acqua con ulteriori bisogni e potrebbe condividere la sua acqua con chi può dargli una mano a soddisfarli.
Salendo sempre di livello si può arrivare a costruire strutture o sovrastrutture importanti che coinvolgono grandi numeri di persone soddisfacendo così anche alcuni dei loro bisogni.
Piano piano si arriva a toccare anche la spiritualità e da questo nascono sentimenti come compassione, amicizia, amore, eccetera.
Arrivati a questo punto, è facile capire che le cose si complicano talmente tanto che si rischia, probabilmente, di perdere di vista il bisogno dal quale si era partiti e si rischia anche di incorrere in problemi di rapporti tra individui.
Tornando all'amicizia intesa come relazione in genere tra due persone, può succedere che, a partire da un certo momento, per uno dei due, quasi tutte le motivazioni utilitaristiche vengano a cadere, per cui quella persona tenderà a rompere la relazione. Purtroppo in genere le motivazioni non cadono nello stesso momento da entrambe le parti, ed allora il soggetto per cui le sue motivazioni ancora sussistono, se abbastanza sensibile,  si sentirà tradito e abbandonato. Ma attenzione, sempre in dipendenza dalla sensibilità personale, anche la controparte potrebbe sentirsi a disagio per i seguenti motivi:
1) Incertezza se davvero tutte le motivazioni siano venute a mancare;
2) Possibilità che in futuro nuove motivazioni possano nascere;
3) Mancanza di appagamento emotivo che si aveva relazionandosi con l'altra persona ( questo è molto dipendente dalla sensibilità);
Eccetera.
Il rapporto cesserà lo stesso, ma potrà causare, ad uno od ad entrambi, dei disagi, dipendenti dalla sensibilità di ciascuno.
Mi rendo conto di avere affrontato stavolta un argomento non troppo facile da descrivere, per cui se fosse mancata chiarezza nella esposizione vi chiedo scusa, ma vi prego di non lasciarvi andare a conclusioni o, peggio, giudizi precipitosi.

domenica 1 dicembre 2019

Abitudine





Pur se non ti cerco mi vieni a trovare.
Mi prendi per mano e mi porti con te.
E non mi abbandoni, non mi lasci scappare
Io cieco ti seguo, non chiedo perché.
In ogni occasione tu sai cosa fare,

In tutte le scelte mi guidi decisa.
Però non mi basti, non posso accettare
Che la mia speranza da te venga uccisa.
Son tante le strade che  devo esplorare,
Perché poi la fine arriva improvvisa,

Lasciando digiuna la mia inquietudine
Anche se lo sfuggirti diventa abitudine.