domenica 24 novembre 2013

Artigianato

Mi è capitato di vedere alla televisione un servizio su una nota comunità di recupero per giovani con problemi di tossico dipendenza.
Un servizio bellissimo che mostrava, senza retorica, come come questi giovani vengono educati a proporsi con attività positive ed avviati verso la riscoperta di mestieri antichi, legati all’artigianato, che purtroppo vanno via via scomparendo.
È un bene che esistano queste iniziative, che in questo caso, svolgono due importanti funzioni:
La reintroduzione nella società di soggetti che per scelta o condizioni sociali se ne sono allontanati, fino a rischiare l’emarginazione;
La rivalorizzazione di certe attività artigianali che stanno sempre più uscendo di scena dal moderno tessuto economico.
Uno dei responsabili intervistati ha tenuto con orgoglio a specificare che la struttura si regge in piedi senza l’aiuto economico di alcuno.
Allora io mi chiedo: è mai possibile, con tutti I giovani disoccupati che abbiamo oggi in Italia che non si riesca ad organizzare niente di simile anche per quelli, trà questi, che non hanno problemi di tossico dipendenza ?
Possibile che nessun imprenditore abbia voglia di imbarcarsi in questa avventura, anche se mi rendo conto che I profitti non sarebbero molto alti ?
Probabilmente il problema è tutto li. Il profitto prima di tutto.

martedì 5 novembre 2013

Serie A - Serie B

Serie A - Serie B

La notizia che la fa da padrona in questi giorni su tutti I giornali è il presunto favoritismo del ministro Cancellieri nei confronti della Ligresti.
Indubbiamente si tratta di un caso molto grave , che come al solito viene anche interpretato e strumentalizzato strumentalizzato dalle varie forze politiche secondo la propria convenienza del momento.
Ribadisco che è inaccettabile che un ministro dello stato riservi trattamenti diversi a differenti cittadini a pari condizioni.
Poi, questo fatto ha suscitato l’indignazione di tanti normali cittadini.
Adesso io mi chiedo:
Tra questi, quanti sono I cittadini che si sono indignati perche hanno provato un profondo senso di ingiustizia, e quanti si sono indignati perchè non hanno nella rubrica del proprio telefonino il numero di cellulare di un ministro che conta ?
In linea con l’idea che mi sono fatto degli italiani in tutti questi anni, propendo nel pensare che I cittadini della seconda categoria siano molto più numerosi.