sabato 1 marzo 2014

Il Principio


Era già da un po’ di tempo che ci pensavo,  poi finalmente, grazie ad un “post” di un amico di FB, mi sono deciso a scrivere due parole sull’argomento.
Chiedo all’eventuale lettore di leggere fino in fondo l’articolo, oppure di uscire adesso dalla pagina.
Generalmente si pensa che esista una grande gamma di sentimenti che influenzano il comportamento dell’uomo e non solo (secondo me ne sono influenzati tutti gli esseri viventi). Ebbene io sono fermamente convinto che di sentimento ne esista uno solo. Tutti gli altri non sono che risvolti,  aspetti, sfaccettature, a volte raffinati, a volte maldestri dello stesso. Una sorta di legge universale che governa l’universo che permette che esso non si ripieghi su di se per scomparire.
Qualcuno ha scritto che questo sentimento è l’amore, qualcuno ha scritto che è l’odio. Io ovviamente non sono affatto d’accordo, se presi come principio infatti questi due sentimenti sono troppo nobili per poter permettere la sopravvivenza del mondo, e presi a se stanti apparirebbero anche ridicoli. Diverso è il discorso se li consideriamo come una vista, da particolari angolature, di qualcosa di molto più universale.
Ebbene, il sentimento a cui sto pensando è l’Egoismo.
Ad ogni individuo, in quanto tale, sta a cuore solamente il proprio tornaconto, e quando un’apertura agli altri esiste, questa scaturisce dalla consapevolezza che in alcuni casi, tanti per la verità, le aggregazioni possono aumentare le possibilità di successo di ogni singolo.
Qui potrebbero partire gli esempi, Infiniti, ma mi limiterò solo ad pochi accenni, per due motivi: l’argomento è così vasto, che meriterebbe un trattato, ma non ho nè il tempo, nè la voglia (ne la capacità) di scriverlo adesso; non voglio annoiare l’eventuale lettore che fino a qui ha avuto la pazienza di leggere.

La riproduzione, altro non è che il tentativo dei singoli geni organizzati nel DNA di non morire. Tra gli esseri posti sui gradini più alti della scala evolutiva, la riproduzione, condita con una serie nutrita di più o meno utili orpelli viene chiamata “amore”.

L’altruismo, nella migliore delle ipotesi scaturisce dal tentativo di ottenere una autogratificazione personale. Se l’altruista è anche cristiano, spera così di guadagnarsi un punticino per la conquista del Paradiso. Se poi è anche narcisista, si procura in tal modo la soddisfazione causata dall’ammirazione degli altri.

L’amicizia, nasce dalla consapevolezza che da soli è più difficile perseguire i propri obiettivi.
Le amicizie disinteressate nascono almeno dall’esigenza di trovare un appoggio morale lungo l’aspro percorso quotidiano.

Mi fermo qui, per adesso. So che qualcuno non sarà d’accordo, ma siccome sono un egoista primitivo, non mi importa più di tanto.