sabato 25 aprile 2020



Quando la pelle è dura niente può far male !

sabato 18 aprile 2020

Corona virus in Italia al 18-4-2020


I numeri non mentono, perché non potrebbero fare diversamente. Sono l’unica cosa oggettiva sulla quale possiamo contare (è il caso di dirlo). Del resto lo diceva anche Pitagora.  Per lui l’Universo è armonia, alla base della quale è l’idea di commisurabilità, e dunque è il numero, che per i Pitagorici rappresenta lArché, visto come entità aritmetico-religiosa.
Bei tempi quelli !  Quando filosofi e matematici erano la stessa cosa, perché studiavano la stessa materia.  Poi, purtroppo, sia i filosofi che i matematici hanno preso la tangente  (haha !) ed hanno perso di vista entrambi il senso pratico delle cose, ma non è di questo che vorrei parlare oggi.
Ciò mente mente, invece, sono le interpretazioni nella lettura dei numeri, il più delle volte non perché la menzogna sia intenzionale, ma perché in quanto interpretazioni, sono soggette alla fallibilità della mente umana.
A distanza di alcune di settimane desidero mostrarvi i grafici aggiornati relativi ad i dati sull’epidemia di COVID-19 pubblicati sulla pagina dedicata del sito del ministero della salute.
Si nota subito dai grafici come Il numero dei contagi sia in calo, come pure sia in calo il numero totale dei ricoverati e dei pazienti posti in terapia intensiva, sia in percentuale che in valore assoluto, mentre la curva dei soggetti attualmente positivi si stia finalmente appiattendo. Tutto questo può essere considerato in maniera positiva. Il solo dato che stride è il numero di decessi, che in valore assoluto continua a restare elevato e che addirittura in percentuale continua a crescere, seppure lentamente.
Purtroppo mancano i dati se questi decessi si verifichino a casa o presso le strutture ospedaliere, ma una possibile interpretazione (personale ovviamente) che mi viene da pensare è la seguente:

ricoveri in calo + aumento dei decessi = non tutti i casi che lo richiederebbero vengono ospedalizzati.

Dico questo perché se i pazienti di una certa gravità (potenziali decessi) aumentano, mi aspetterei anche un aumento dei ricoveri







lunedì 13 aprile 2020

Aiuto



La strada deserta
Oscuro il cammino
Incontro al destino
La via sembra certa

Tu ascolti  e vicino
La mano mi tendi
Uguali a stupendi
Pensier di bambino

Speranze mi accendi
E il fiume è passato
Ma il bene è scordato.
Rimorsi tremendi !

domenica 12 aprile 2020

Multinazionale



Fra le tante scelte che apparentemente la vita ci propone c’è anche quella di dover decidere se dire qualcosa in cui crediamo, ma che potrebbe risultare impopolare alla maggior parte della gente o tacere.
Io sono quello delle scelte impopolari. Ed anche ciò che sto per scrivere risulterà sicuramente poco gradito ai più se non considerato una specie di blasfemia.
Non sono un teologo, quindi non ho la pretesa di fare una analisi colta. Quello che voglio esprimere è l’opinione dell’uomo della strada che deve vedersela con i mutui, con le bollette, con il vicino di casa rompiscatole, che ogni giorno pensa al pranzo ed alla cena. Ciò non di meno, anche l’uomo della strada a volte si pone delle domande più “spirituali”, o intellettuali ( a seconda se si creda nell’esistenza dello spirito o meno).
Io credo profondamente nella parola e negli insegnamenti di Cristo, ma attenzione non tanto per quanto riguarda l’esistenza di una vita ultraterrena (per lo meno ultimamente non ne sono più tanto sicuro), quanto per le implicazioni pratiche che possono avere nella vita degli esseri umani e non solo. Trovo quelle regole geniali. Al giorno d’oggi, magari ci sembrano quasi ovvie, ma non sono certo che lo fossero 2000 anni fa.
Certo è che quando guardo alla chiesa faccio davvero fatica a ritrovare il riflesso di quegli insegnamenti.
Mi sembra che la chiesa abbia costruito l’immenso numero di consensi di cui oggi gode, unicamente sulla promessa/speranza di una vita dopo la morte per il raggiungimento della quale dobbiamo comportarci in un certo modo adesso.
La chiesa in effetti mi sembra una multinazionale che sicuramente, almeno da quello che si vede non può essere definita senza scopo di lucro e si regge in piedi con contribuzioni volontarie dei suoi seguaci, o con la vendita di prodotti di vario genere, tra cui perfino prestazioni delle quali godere nella seconda vita (vedi le indulgenze).
Ma Gesù Cristo non si era arrabbiato tantissimo quando aveva scoperto che il tempio di Gerusalemme era diventato un mercato ?
Ad ogni modo tutte queste pratiche hanno sempre trovato largo consenso e seguito a dispetto dei principi cristiani di amore, uguaglianza e fratellanza come è avvenuto con le crociate o con l’inquisizione, giusto per fare esempi noti a tutti.
Ed è proprio per mantenere questo consenso che la chiesa mette in pratica mosse populiste e demagogiche che funzionano con le masse, ma ovviamente provocano il malcontento della parte più intellettuale della popolazione.
Il malcontento c’è sempre stato e sempre ci sarà, ma non importa. I dissidenti non costituiscono l’obiettivo della chiesa, a meno che questi non siano in grado di muovere le grandi masse, come è avvenuto in un passato recente con il comunismo, che pure ha tra i suoi ideali, principi molto vicini agli insegnamenti cristiani e che la chiesa ha combattuto screditandolo piuttosto che appoggiarlo, come invece sarebbe stato naturale.