mercoledì 31 maggio 2023

Lettura

 


Grazie ad una persona  mia amica ho potuto fare caso ad una notizia di qualche giorno fa che, devo ammettere, mi era sfuggita: Il nostro Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano si è autoimposto di leggere almeno un libro al mese. "Un fatto di disciplina, come andare a messa" (parole sue). Per il ministro infatti, la lettura è un antidoto alla superficialità e alla dispersione mentale. 

Tutte cose che ad un primo, distratto sguardo, possono apparire assolutamente sacrosante e condivisibili. Però, riflettiamo un attimo su che cosa significa questa affermazione.

A parte il fatto che un libro al mese mi sembra davvero poco, questo tuttavia è opinabile in quanto oltre ad essere soggettivo, dipende anche dal peso del libro che si legge, comunque significa che il nostro ministro della cultura considera la lettura una imposizione, che si è dato da solo, d'accordo, ma sempre imposizione.

A mio modo di vedere la lettura dovrebbe essere, prima di tutto, un piacere e poi dovrebbe essere spinta dal desiderio di ampliare la nostra cultura e migliorare il nostro spirito critico, non certo una imposizione.

Attenzione, comunque! Non focalizziamoci sul fatto singolo che come sempre lascia il tempo che trova, quanto piuttosto sulla mentalità delle persone che amminstrano la cosa pubblica in questo momento. Un paio di volte mi sono trovato a discutere con un'altra persona mia amica se la cultura fosse di sinistra e perché. Ecco, forse questo episodio ci aiuta a farci una idea.

Se chi è chiamato amministrare la nostra cultura ha questa visione del suo ambito di competenza, che cosa possiamo aspettarci?

Mala tempora currunt.

Grazie A.


sabato 27 maggio 2023

Mary Poppins

 


Tu che a nessuno vuoi dire chi sei,

spinta dal vento del nord fino a qui,

forse cercando avventure da vivere

per non pensare a una storia impossibile.

Quello che porti non vuoi regalarlo

a chi non sapeva potessi esistere.

Ciò che ricevi è senz’alto minore

di quanto lasci, ma non te ne curi.

Ora che il vento è cambiato sparisci.

Non un rimpianto, non un passo indietro.

Nessun affetto il tuo cuore ha provato.


Dipinto di Claude Monet

sabato 20 maggio 2023

Perversioni

 


L’essere umano è interessante perché è pieno di perversioni.

Le perversioni sono le caratteristiche che rendono ciascun individuo o gruppo di individui diverso dal resto delle persone considerate normali e proprio per questo ne definiscono il fascino.

Questa volta sono quasi sicuro di trovare il favore di una considerevole fetta di lettori, perché pressoché tutti abbiamo sperimentato quello che sto per accingermi a descrivere.

Ci deve essere una grande perversione in chi definisce gli algoritmi per piegare i “bugiardini”  inseriti nelle scatole delle medicine. Perversione che ad esempio non hanno gli omologhi che si occupano delle istruzioni riposte nelle scatole dell’IKEA, dove, invece ripiegare gli opuscoli è la cosa più facile di tutto il pacchetto, Ma questa è un’altra storia.

Tornando a noi, qualsiasi persona apparentemente sana di mente che debba ripiegare un foglietto di carta, solitamente molto più lungo che largo, lo piega prima nel mezzo del lato maggiore per poi procedere per piegature mediane successive fino a raggiungere la dimensione desiderata.

Ebbene, chi piega o definisce la sequenza per piegare i bugiardini sembra sfuggire a questa semplice e logica regola. Qualsiasi bugiardino che si rispetti, una volta spiegato, per quanti tentativi si facciano, è praticamente impossibile da riportare allo stato originario, che è anche la ragione principale per cui viene gettato nella spazzatura (secchio per la carta, mi raccomando) non appena tirato fuori dalla scatola e letto sommariamente.

Alcune volte mi è venuto in mente che doveva trattarsi di una specie di gioco, un cubo di Rubik ante litteram studiato per distrarre gli ammalati.

Per finire vorrei lanciare un appello: prego chiunque fosse in grado di spiegarmi in modo semplice la logica della piegatura dei bugiardini di farmelo sapere per le vie brevi.


martedì 16 maggio 2023

In vendita

 


Fra chi riempie

vetrine sgargianti

di duro lavoro,

un tanto al chilo,

alla rinfusa vendo

sbiaditi brandelli

dell’anima mia.

Non serve denaro.

Mi basta un minuto

di tempo sincero,

rubato agli inganni

di un vivere alacre.


sabato 13 maggio 2023

La bellezza salverà il mondo?


 Purtroppo nessuno insegna la bellezza!
Mi indigna tantissimo come il lusso e la ricchezza economica vengano spacciati per bellezza. 
Questo si insegna al giorno d'oggi. Quanto una cosa viene valutata di più in termini economici, tanto viene considerata bella.
Non è che l'ennesimo, deleterio effetto della mercificazione totale, associato al consumismo.
Ogni essere umano è preso in considerazione solo in base alla sua capacità di consumare e produrre profitto per qualcuno. Le grandi potenzialità dei mezzi di comunicazione attuali e dei cosiddetti "social" consentono di imporre canoni a cui omologare i gusti e le preferenze delle masse.
Un miscuglio esplosivo di elementi che di sicuro non produce effetti positivi.
Ognuno viene educato così a procurarsi la maggior quantità possibile di denaro, occupando la maggior parte del proprio tempo a lavorare nella migliore delle ipotesi e, quando questo non bastasse, dedicandosi ad attività illecite, in un turbinio senza fine che si autoalimenta e mai si ferma.
"La bellezza salverà il mondo" diceva il principe Myskin ne "L'idiota" di Dostoevskij, ma chi ci salverà dalla falsa bellezza?