mercoledì 31 maggio 2023

Lettura

 


Grazie ad una persona  mia amica ho potuto fare caso ad una notizia di qualche giorno fa che, devo ammettere, mi era sfuggita: Il nostro Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano si è autoimposto di leggere almeno un libro al mese. "Un fatto di disciplina, come andare a messa" (parole sue). Per il ministro infatti, la lettura è un antidoto alla superficialità e alla dispersione mentale. 

Tutte cose che ad un primo, distratto sguardo, possono apparire assolutamente sacrosante e condivisibili. Però, riflettiamo un attimo su che cosa significa questa affermazione.

A parte il fatto che un libro al mese mi sembra davvero poco, questo tuttavia è opinabile in quanto oltre ad essere soggettivo, dipende anche dal peso del libro che si legge, comunque significa che il nostro ministro della cultura considera la lettura una imposizione, che si è dato da solo, d'accordo, ma sempre imposizione.

A mio modo di vedere la lettura dovrebbe essere, prima di tutto, un piacere e poi dovrebbe essere spinta dal desiderio di ampliare la nostra cultura e migliorare il nostro spirito critico, non certo una imposizione.

Attenzione, comunque! Non focalizziamoci sul fatto singolo che come sempre lascia il tempo che trova, quanto piuttosto sulla mentalità delle persone che amminstrano la cosa pubblica in questo momento. Un paio di volte mi sono trovato a discutere con un'altra persona mia amica se la cultura fosse di sinistra e perché. Ecco, forse questo episodio ci aiuta a farci una idea.

Se chi è chiamato amministrare la nostra cultura ha questa visione del suo ambito di competenza, che cosa possiamo aspettarci?

Mala tempora currunt.

Grazie A.


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