martedì 5 febbraio 2013

Il Grande Dittatore

Forse i potenti della terra non hanno mai visto questo film.
Ma anche noi tutti, nel nostro piccolo dovremmo ricordarcene ogni tanto.
Quante piccole cose potremmo fare per rendere migliore la nostra vita e quella di tanti ….


«Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio, condotti a passo d’oca verso le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale. L’unione dell’umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone. Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa. Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell’Uomo». Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera. Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze. Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza. Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l’avidità e l’odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!»
(Charlie Chaplin, Il grande dittatore)

sabato 2 febbraio 2013

Evviva il progresso

Oggi a Milano è una giornata sott’acqua.
Una di quelle giornate in cui non piove, ma basta uscire di casa per inzupparsi dalla testa ai piedi.
Con un po’ di retorica potrei dire che l’acqua è un elemento fondamentale per la vita, che per l’80% siamo composti d’acqua, ecc. ecc..
Invece voglio parlare di qualcosa di nuovo o forse di antico ( come direbbe Pascoli) che sta succedendo intorno all’acqua.
Data la sua necessarietà, per l’uomo, l’approvvigionamento dell’acqua è stato sempre un problema.
Per permettere a tutti di usufruire di questa risorsa indispensabile, tutti gli insediamenti urbani si dotarono, così di pozzi e fontane, dove i cittadini potevano attingere il prezioso liquido ed usarlo per bere, cucinare, lavare.
Poi, tutto sommato abbastanza di recente, la grande svolta: l’acqua corrente potabile nelle abitazioni.
Attenzione ! Ho usato di proposito l’aggettivo “potabile”, perché tale è l’acqua che esce oggi dai rubinetti delle nostre case.
Ebbene, qualcuno è riuscito a convincere parecchia gente che tale acqua non sia più buona da bere.
Abbiamo assistito così, dapprima ad uno smodato uso di acqua imbottigliata, con grande spreco economico, visto che quest’acqua viene trasportata per lunghe distanze su TIR.
Io mi sono sempre chiesto perché dovremmo considerare buona quest’acqua che rimane stagnante, chiusa in una bottiglia per mesi.
Ultimamente stiamo assistendo alla ennesima follia:
Nelle città e nei paesi stanno sorgendo delle edicole presso le quali è possibile spillare acqua di rubinetto "depurata" od "arricchita" con gas di anidride carbonica a prezzi modici.
Davanti a queste edicole si formano così giornalmente delle piccole code di persone che riempiono recipienti di ogni genere e li portano a casa dove possono così consumare il liquido cristallino con grande soddisfazione.
A questo punto non mi raccapezzo più. Mi sembra proprio che siamo tornati indietro nel tempo a quando si andava a prendere l’acqua alle fontane, ma almeno, allora era gratis.