sabato 2 febbraio 2013

Evviva il progresso

Oggi a Milano è una giornata sott’acqua.
Una di quelle giornate in cui non piove, ma basta uscire di casa per inzupparsi dalla testa ai piedi.
Con un po’ di retorica potrei dire che l’acqua è un elemento fondamentale per la vita, che per l’80% siamo composti d’acqua, ecc. ecc..
Invece voglio parlare di qualcosa di nuovo o forse di antico ( come direbbe Pascoli) che sta succedendo intorno all’acqua.
Data la sua necessarietà, per l’uomo, l’approvvigionamento dell’acqua è stato sempre un problema.
Per permettere a tutti di usufruire di questa risorsa indispensabile, tutti gli insediamenti urbani si dotarono, così di pozzi e fontane, dove i cittadini potevano attingere il prezioso liquido ed usarlo per bere, cucinare, lavare.
Poi, tutto sommato abbastanza di recente, la grande svolta: l’acqua corrente potabile nelle abitazioni.
Attenzione ! Ho usato di proposito l’aggettivo “potabile”, perché tale è l’acqua che esce oggi dai rubinetti delle nostre case.
Ebbene, qualcuno è riuscito a convincere parecchia gente che tale acqua non sia più buona da bere.
Abbiamo assistito così, dapprima ad uno smodato uso di acqua imbottigliata, con grande spreco economico, visto che quest’acqua viene trasportata per lunghe distanze su TIR.
Io mi sono sempre chiesto perché dovremmo considerare buona quest’acqua che rimane stagnante, chiusa in una bottiglia per mesi.
Ultimamente stiamo assistendo alla ennesima follia:
Nelle città e nei paesi stanno sorgendo delle edicole presso le quali è possibile spillare acqua di rubinetto "depurata" od "arricchita" con gas di anidride carbonica a prezzi modici.
Davanti a queste edicole si formano così giornalmente delle piccole code di persone che riempiono recipienti di ogni genere e li portano a casa dove possono così consumare il liquido cristallino con grande soddisfazione.
A questo punto non mi raccapezzo più. Mi sembra proprio che siamo tornati indietro nel tempo a quando si andava a prendere l’acqua alle fontane, ma almeno, allora era gratis.

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