martedì 18 ottobre 2016

(In)Coscienza



Vorrei fare una premessa:
Io ho la mia idea sul referendum, e non ho intenzione di esternarla adesso, non perché ho qualcosa da nascondere, ma semplicemente perché non vorrei influenzare in nessun modo (nel bene e nel male) la scelta di qualcun altro, inoltre non mi piace fare politica su questo blog.

Fatta la premessa, posso dire, con la coscienza a posto che rimango veramente sbigottito, nel constatare una serie di accadimenti riguardanti il referendum del 4 dicembre..
1) sembrerebbe proprio che tale referendum, a dispetto del motivo per il quale è stato indetto, sia una sorte di scelta se l'attuale governo deve continuare nel suo mandato oppure essere sciolto.
2) La maggior parte dei votanti non conosce il motivo per cui si va a votare nè quali sono gli articoli della Costituzione che verrebbero modificati (ed in che modo verrebbero modificati).
3) Alla maggior parte dei votanti non importa niente di documentarsi, ma preferisce seguire le indicazioni date dai gruppi politici di appartenenza.

Io ritengo questa situazione parecchio grave perché posso capire che dei politici dalla scarsa morale tentino di portare acqua al proprio mulino, ma proprio non ce la faccio a comprendere come un cittadino possa disinteressarsi ad un evento che sicuramente avrà un pesante impatto sulla vita di ognuno di noi.
Forse perché siamo stati abituati, da lunghissimo tempo, a cambiamenti che non cambiavano niente (Giuseppe Tomasi di Lampedusa insegna) o peggio siamo stati abituati a cambiamenti talmente lenti da farci cuocere a fuoco lento senza farci accorgere che qualcuno ci stava cucinando a dovere ( vedi precedente post sulla parabola delle rane bollite).
Ebbene non è il caso di questa volta. Quello su cui siamo chiamati a votare, è una scelta che davvero cambierà le cose da un momento a l'altro, e d anche in modo significativo.
Ripeto, mi astengo adesso dal dire che cosa cambierà perché non voglio fare politica, avendo il referendum assunto una connotazione politica quando invece non dovrebbe averla.

Perché tutto questo ?
Gli italiani sono un popolo di sempliciotti ?
Gli italiani sono un popolo di furbi in cui ciascun individuo pensa di farla franca grazie a d amicizie e parentele importanti ?
Gli italiani sono un popolo di egoisti beceri (l'egoismo ragionato è un sentimento nobile) ?
I politici italiani sono particolarmente disonesti (e molto bravi nella loro disonestà) ?

Forse un miscuglio di tutto, ma mi piacerebbe che ogni italiano, il 4 dicembre andasse a votare quello che ritiene possa migliorare la vita degli italiani, e non quello che il gruppo politico a cui si sente vicino (in base a che cosa poi ? ma questo è un altro discorso) gli suggerisce di votare.