giovedì 6 gennaio 2022

Dialogo tra un venditore di biglietti della lotteria ed un passante

 


Una rivisitazione tanto per ridere

Venditore. Biglietti, Biglietti della lotteria di capodanno; Biglietti fortunati. Bisognano, signore, biglietti?
Passante. Biglietti della lotteria di capodanno?
Venditore. Si signore.

Passante. Credete che saranno fortunati questi biglietti?

Venditore. Oh Mister si, certo.
Passante. Come quelli che ha venduto l’anno passato?
Venditore. Più, più assai.

Passante. Come quelli venduti l’anno precedente?
Venditore. Più, più, Mister.
Passante. Ma come quelli venduti in quale altro anno? Non vi piacerebbe che i biglietti che vendete adesso fossero fortunati come quelli venduti in qualche anno passato?
Venditore. Signor no, non mi piacerebbe.
Passante. Quanti anni nuovi sono passati da che voi vendete biglietti della lotteria?

Venditore. Saranno vent’anni, Mister.
Passante. E in quale di questi venti anni passati avete venduto più biglietti fortunati?
Venditore. Io? non saprei.
Passante. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, in cui i vostri biglietti hanno vinto di più?
Venditore. No in verità, Mister.
Passante. E pure la ne avete venduto di biglietti fortunati. Non è vero?
Venditore. Certamente!
Passante. Non che quest’anno i vostri biglietti tornino a vincere come in uno degli anni passati ?
Venditore. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.
Passante. Quindi se poteste vorreste che  vincessero esattamente tutti i biglietti di uno degli anni passati con tutte le fortune e le sfortune connesse?
Venditore. Cotesto non vorrei.
Passante. Oh che altre fortune e sfortune vorreste? Quelle che ho avute io, o quelle del calciatore, o di chi altro? O non credete che io, e che il calciatore, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per l’appunto; e che potendo a riavere le stesse fortune e le stesse sfortune, nessuno vorrebbe tornare indietro?
Venditore. Lo credo cotesto.
Passante. Né anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?
Venditore. Signor no davvero, non tornerei.
Passante. Oh che fortune vorreste voi dunque?
Venditore. Vorrei quelle che Dio mi mandasse, senz’altri patti.
Passante. Una fortuna a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa di quelle di quest’anno?
Venditore. Appunto.
Passante. Così vorrei anch’io, e così tutti. Ma questo è segno che la fortuna, fino ad ora, ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascuno pensa che gli siano toccate più sfortune che fortune, La fortuna che si vorrebbe avere non è quella che si conosce, ma quella che non si conosce; non la quella passata, ma la futura. Coll’anno nuovo, tante fortune arriveranno per voi e me e tutti gli altri. Non è vero?
Venditore. Speriamo.
Passante. Dunque datemi il biglietto più fortunato che avete.

Venditore. Ecco, Mister. Sono cinque Euro.
Passante. Ecco cinque Euro.
Venditore. Grazie, Mister: a rivederla. Biglietti, Biglietti della lotteria di capodanno; Biglietti fortunati.

Scusa Giacomo