domenica 24 novembre 2013

Artigianato

Mi è capitato di vedere alla televisione un servizio su una nota comunità di recupero per giovani con problemi di tossico dipendenza.
Un servizio bellissimo che mostrava, senza retorica, come come questi giovani vengono educati a proporsi con attività positive ed avviati verso la riscoperta di mestieri antichi, legati all’artigianato, che purtroppo vanno via via scomparendo.
È un bene che esistano queste iniziative, che in questo caso, svolgono due importanti funzioni:
La reintroduzione nella società di soggetti che per scelta o condizioni sociali se ne sono allontanati, fino a rischiare l’emarginazione;
La rivalorizzazione di certe attività artigianali che stanno sempre più uscendo di scena dal moderno tessuto economico.
Uno dei responsabili intervistati ha tenuto con orgoglio a specificare che la struttura si regge in piedi senza l’aiuto economico di alcuno.
Allora io mi chiedo: è mai possibile, con tutti I giovani disoccupati che abbiamo oggi in Italia che non si riesca ad organizzare niente di simile anche per quelli, trà questi, che non hanno problemi di tossico dipendenza ?
Possibile che nessun imprenditore abbia voglia di imbarcarsi in questa avventura, anche se mi rendo conto che I profitti non sarebbero molto alti ?
Probabilmente il problema è tutto li. Il profitto prima di tutto.

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