martedì 20 febbraio 2024

La perdita secondo Pavese


 


“Sciocco addolorarsi per la perdita di una compagnia: quella persona potevamo non incontrarla mai, quindi possiamo farne a meno.”

- Cesare Pavese - 

Sembra incredibile che Pavese abbia scritto una frase del genere, che ad una prima lettura potrebbe sembrare fortemente superficiale.

Invece è una considerazione desolatamente cinica e come tale anche provocatoria.

La nostra personalità altro non è che la combinazione di un numero di elementi con i quali giorno per giorno veniamo a contatto ed entriamo in relazione. Quanto più questi elementi sono complessi tanto più si intrecceranno con gli altri che concorrono alla nostra storia. Probabilmente gli elementi più complessi con i quali possiamo relazionarci sono gli esseri umani ed allora, o questa relazione è talmente marginale da non innescare in noi alcun cambiamento e quindi non lasciare traccia nella nostra personalità, o, se in qualche modo influenza il nostro modo di essere, significa che noi siamo quello che siamo anche per causa sua e quindi possiamo assolutamente affermare che non ne avremmo potuto fare a meno. Quello che sto dicendo è che se non avessimo mai incontrato quella persona, oggi saremmo altro di quello che siamo e quindi il nostro essere non ne avrebbe, assolutamente, potuto farne a meno per potere esistere. 

Allora, addoloriamoci per la perdita di una compagnia. Perché di quella persona non avremmo potuto fare a meno per essere ciò che siamo.



Nessun commento:

Posta un commento