venerdì 14 agosto 2020

Democrazia


Mi piace dire le cose in modo chiaro e semplice, senza giri di parole complicati che
fanno perdere di vista il fulcro del discorso. Ognuno di noi ha esigenze diverse, ma
è chiaro che vivendo in comunità, non è sempre facile accontentare tutti e si deve
cercare, quanto meno, di realizzare delle soluzioni che non ledano i diritti di
ciascun individuo.
Sarebbe bello se tutte le persone che vivono in un palazzo potessero prendere parte
alle riunioni di condominio, ma per forza di cose, specie se il condominio è molto
grande si deve restringere il pubblico solo ad un numero di soggetti che
rappresentino un campione significativo degli inquilini.
Diciamo che uno per famiglia sarebbe l'ideale. In questo modo gli interessi di tutti
potrebbero essere portati avanti con discreto successo.
Ma che succederebbe se a qualcuno venisse in mente di ridurre ulteriormente il numero
dei partecipanti, che so, restringendolo as esempio ai cosiddetti "capi scala" ?
Inevitabilmente gli interessi di qualcuno verrebbero trascurati ed inoltre sarebbe
molto più facile convincere l'assemblea ogni qual volta ina nuova proposta venga
presentata. Minor numero di partecipanti significa minor numero di obiezioni e
ridotta discussione. Qualcuno potrebbe pensare che sia un bene, invece non lo è,
perché porterebbe all'approvazione della proposta con una ridotta analisi ed un
ridotto numero di critiche costruttive che la possano migliorare.
Bene, ora immaginate che quel grande condominio sia tutta l'Italia, dove qualcuno sta
ipotizzando di ridurre il numero di parlamentari, cioè i nostri rappresentanti alle
riunioni di condominio.
In tal modo si ridurrebbero le persone delegate a discutere le nostre leggi ed i
provvedimenti che di volta in volta vengono adottati, in teoria per il bene di tutti,
spostando il nostro ordinamento dal lato della Democrazia verso il lato
dell'oligarchia.
Chi ha proposto questa riduzione lo ha fatto in nome di un presunto contenimento
delle spese.
Facciamo due conti grossolani:
In italia abbiamo 950 parlamentari e supponiamo che ognuno di essi ci costi 100.000
euro al mese (cifra volutamente molto esagerata per dimostrare la follia della
proposta).
La legge di revisione costituzionale prevede che i parlamentari vengano ridotti a
600, con una riduzione quindi di 350 unità.
Il che significa un risparmio di 35.000.000 di euro al mese, cioè 420.000.000 di euro
all'anno.
La popolazione italiana è di 60.000.000 di individui, quindi il risparmio procapite
equivale a 7 Euro all'anno.
Attenzione, per 7 euro all'anno noi stiamo rischiando di svendere la nostra
democrazia !
Pensateci un attimo quando andate a votare al referendum costituzionale il 20 e 21
settembre 2020.

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